Migrazioni e media sotto la lente del rapporto OIM 2011

Poche questioni relative alle politiche pubbliche sono così soggette a fraintendimento e allo stesso tempo così influenzate dall’opinione pubblica come le migrazioni internazionali.

Il Report 2011 dell’ Organizzazione Internazionale per le Migrazioni sottolinea come, nonostante la rivoluzione comunicativa, sono ancora molti ad essere poco informati sull’entità , lo scopo ed il contesto socio-economico dell’immigrazione. Di conseguenza, c’è bisogno di un cambiamento sostanziale nel modo in cui si parla di migrazione, specialmente nei momenti di maggior crisi economica durante i quali il discorso politico, i media e l’opinione pubblicano enfatizzano in chiave negativa l’impatto socio-economico della migrazione con gravi conseguenze sulla convivenza pacifica tra comunità.

Nell’analisi della percezione pubblica dei migranti e del fenomeno migratorio, il Word Migration Report mostra che nei paesi di accoglienza si tende a sovrastimare in maniera significativa la quantità di popolazione migrante, a volte fino al 300% in più. Per esempio, nel 2010 la percentuale di migranti in Italia era del 7%. Nonostante questo, i sondaggi mostravano come la popolazione percepisse questa percentuale addirittura al 25%. Anche negli Stati Uniti una ricerca mostrava come nel 2010 la gente percepisse la percentuale di migranti nella popolazione al 39%, mentre invece arrivava solo al 14%. Allo stesso tempo, in Germania un sondaggio del 2009 mostra come il 65% dei giovani affermi di avere un atteggiamento più positivo verso la migrazione perché interagisce regolarmente con i migranti.

Il Rapporto dell’ OIM evidenzia dunque come una comunicazione distorta su questi temi contribuisca a diffondere sentimenti xenofobi, stereotipi dannosi e discriminazione e suggerisce di integrare il discorso sulla diversità nei media generalisti, di incoraggiare i migranti ad utilizzare i nuovi strumenti dei social media per facilitare l’integrazione e favorire il contatto sia con le proprie comunità di origine sia con quelle ospitanti.

 

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Per informazioni:

Staff OIM

 

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